Inizio News DERIVATE Info

Introduzione - Regole di derivazione - Derivabilità - Punti stazionari

★ ★ ☆

<<< Precedente   -   Successivo >>>

Il rapporto incrementale


Il rapporto incrementale è il rapporto tra gli incrementi delle variabili, ossia quanto varia la y e quanto varia la x in una curva nel piano cartesiano: Δy / Δx.

rapporto incrementale
Figura 1

Studiamo una funzione continua ƒ e consideriamo un suo punto A, di coordinate:

xA = x₀   e   yA = ƒ(x₀)

Per capire come varia tale funzione, ci spostiamo dal punto A ad un suo punto vicino B (sempre della funzione ƒ); esso ha coordinate:

xB = x₀ + h;   e   yB = ƒ(x₀ + h)

Di conseguenza:
Δy = yB − yA = ƒ(x₀ + h) − ƒ(x₀)
Δx = xB − xA = h.

Possiamo quindi definire:

Il rapporto incrementale di una funzione ƒ tra un punto A(x₀; ƒ(x₀)) e un punto B(x₁; ƒ(x₁)) è l'espressione:

ƒ(x₀ + h) − ƒ(x₀)
h

essendo h la differenza tra xA e xB.

rapporto incrementale tra punti molto vicini
Figura 2

Il rapporto incrementale è molto utile perché coorisponde al coefficiente angolare m della retta y = mx + q che passa per i due punti assegnati, quindi ci dà indicazioni sull'andamento della funzione (come in fisica avviene quando calcoliamo la velocità media).

Ad esempio se il rapporto incrementale tra A e B è positivo, vuol dire che la funzione tra A e B in media sta crescendo, mentre se è negativo sta in media scendendo.

Tuttavia se vogliamo avere un risultato più accurato, dobbiamo far sì che i punti A e B siano molto vicini tra loro, ossia che la differenza h sia molto piccola, addirittura infinitesima.

^
Torna su

Il concetto di derivata


Come abbiamo detto, se vogliamo avere un risultato più accurato, dobbiamo far sì che i punti A e B siano molto vicini tra loro.

rapporto incrementale tra punti molto vicini
Figura 3

In situazioni di questo tipo sia Δx, sia Δy si avvicinano a 0, quindi non si possono svolgere i calcoli normalmente, in quanto non si può dividere per zero.

Per questo motivo è necessario studiare il limite del rapporto incrementale per h → 0 e verificare se il risultato venga un valore numerico finito (il coefficiente angolare non può esser infinito).

Spesso studiando tale limite si ottiene una forma indeterminata 0 / 0. Se risolvendo la forma indeterminata si verifica che il limite esiste ed è un numero reale finito, allora:

Il limite del rapporto incrementale di una funzione ƒ in un suo punto x₀, per h → 0, si chiama derivata prima della funzione ƒ nel punto x₀.

ƒ ' (x₀)   =  
𝓁𝒾𝓂
h → 0
ƒ(x₀ + h) − ƒ(x₀)
h

Tale valore corrisponde al coefficiente angolare della retta tangente alla funzione nel punto x = x₀.

Di conseguenza la derivata in un punto ci dice la pendenza della curva in quel punto.
Se al contrario se il limite non esiste o è infinito, allora la derivata non è definita in quel punto.

Esempio 1. Calcoliamo la derivata generica della funzione:

ƒ (x) = x² − 1

Svolgimento. Tale funzione è rappresentata nel piano dall'equazione: y = x² − 1 (una parabola).

I valori della funzione sono:
ƒ (x₀) = x₀² − 1
ƒ (x₀ + h) = (x₀ + h)² − 1
Quindi il rapporto incrementale vale:

(x₀ + h)² − 1 − (x₀² − 1)
h

Svolgendo i calcoli e semplificando si ottiene che il rapporto incrementale è 2x + h.
Facendo il limite per h → 0 si ottiene 2x.

Conclusione: la derivata di ƒ per un generico valore x è:

ƒ ' (x) = 2x

ad esempio nel punto x = 3 la derivata vale 6.

Dal punto di vista geometrico, vale questa importantissima proprietà:

Il valore della derivata della funzione in un punto x₀ corrisponde al coefficiente angolare della retta tangente alla funzione nel punto x = x₀.

ƒ ' (x₀)   =   m

Esistono delle formule che ci consentono di calcolare la derivata in un punto generico di una funzione, senza fare lo studio del limite: si parte dallo studio della derivata di funzioni semplici e si esamina cosa succede alla derivata componendo tra loro più funzioni.


^
Torna su


<<< Precedente   -   Successivo >>>


Condizioni di utilizzo Contatti Created by Stefano Caroselli Mappa